PRESENTAZIONE RACCOLTA DI POESIE IN DIALETTO DI PIPPO VALDESI

Qualche giorno prima del ritiro di avvento, Francesca Valdesi ha telefonato ad alcuni di noi dicendo che Pippo aveva scritto un libro di poesie siciliane e che sarebbero venuti nel salone parrocchiale subito dopo il ritiro per presentarlo. Si può immaginare la gioia con la quale è stato accolta questa notizia.

Così, dopo aver meditato sulla chiamata di Samuele e sulla nostra chiamata all’Associazione Laici Bonilliani, approfondendo lo Statuto, abbiamo sistemato il salone per accogliere Pippo, la sua famiglia ed alcuni amici. Al suo arrivo il responsabile di sezione, Sergio Moscato ha  ringraziato Pippo di aver fatto la scelta di essere lì con noi. Pippo risponde che ognuno di noi fa parte della sua vita e quindi era opportuno che questa presentazione fosse avvenuta in nostra presenza che siamo da sempre stati nel suo cuore, anzi dice che ogni poesia è stata scritta insieme a tutti noi. Prende la parola il fratello che ha l’incarico di presentare questa accorata raccolta di poesie e inizia precisando che in questi tempi nessuno legge più niente e per leggere un libro in diletto si deve procedere piano piano, soprattutto con le prime poesie, poi la lettura risulta più scorrevole e comprensibile. Chi legge capirà bene la situazione, l’impulso e la sensibilità dell’autore.

Il tema dell’”Amuri” naturalmente è distribuito nei vari testi, l’amore per la famiglia, l’amore per Francesca, ma è inteso come accezione universale, ampia, per la natura, le festività, le nostre tradizioni. Ci sono altri temi, come la nostalgia dell’infanzia (Profumu pag. 38) “ i jardini di bianca zagara acciurati… u profumo m’ arristò pi tutta a vita.”

Il poeta celebra ancora l’ospitalità, l’accoglienza, la semplicità del quotidiano che raccontano il nostro essere siciliani.

Dopo la presentazione l’ autore incoraggia il pubblico a fare delle domande per poter comprendere meglio ed approfondire la natura del libro:<<Come mai la scelta del dialetto?>> Pippo:<<Conosco la Sicilia e i siciliani, a casa ho imparato il siciliano e se mi rivolgo a voi lo faccio in siciliano, pensavo in siciliano, quindi per me è più diretto. La nostra è una vera e propria lingua, poi c’è il senso di appartenenza, un po’ come Guttuso che dipinse la “Vucciria” o come Tornatore con il suo “nuovo cinema Paradiso ed io volevo comunicarvi questi pensieri nel nostro dialetto, sperando di avere un feedback, un confronto con tutti o almeno con qualcuno di voi per capire cosa pensate di questa mia raccolta>>.<<Pippo, pensi che nella Sicilia di oggi ci sia ancora qualcuno che abbia voglia di poesia?>>. Pippo:<< Palermo è una città meravigliosa che sa riprendersi (pag.9) e dove c’è voglia di rinascere c’è la poesia, non possiamo vergognarci della nostra cultura, del nostro dialetto, ma soprattutto non dobbiamo mai perdere la speranza. Questo libro è un inno alla vita ed anche alla speranza>> (“Manu” pag. 30). Segue poi la lettura di alcune poesie, “A tia”(pag. 44) dedicata a Francesca che lascia trasparire tutta l’interiorità, la tenerezza e l’intimità del poeta con parole che emozionano. La lettura di ogni poesia, di ogni singola strofa, ci prende per mano e ci introduce in un mondo interiore di grande spessore spirituale, un mondo che

dà vita ai valori, all’ironia, ai paesaggi, agli animali, alla natura. Ogni poesia è una parabola, proprio come quelle che raccontava Gesù agli uomini semplici di quel tempo, una parabola, dove intravedi nelle trame del tessuto un solo filo conduttore: l’AMORE.

Grazie Pippo per ciò che ci hai sempre donato e per ciò che continui a donarci.

Il Libro “ZAGARA” di Giuseppe Valdesi, edito da Petrazzi, fa parte della collana gli UNICORNI, è acquistabile su Amazon nella sezione libri ZAGARA /oppure https://www.amazon.it/dp/1699193681/ref=cm_sw_r_wa_apa_i_VOaRDb0QKGN19.     


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