“Suor Cecilia Basarocco radice dell’ospedale e albero che dona ancora frutti”

Nel 120° anno della presenza delle Suore della Sacra Famiglia a Niscemi, L’ASP di Caltanissetta ha reso omaggio all’Istituto, attraverso la realizzazione di un’opera d’arte raffigurante Suor Cecilia Basarocco, alla quale è già intitolato l’ospedale di Niscemi.

Il Direttore Sanitario Dott. Cirrone Cipolla, in un’opera di ristrutturazione dell’intero presidio ospedaliero ha voluto fortemente la realizzazione dell’opera, realizzata e donata dall’artista Ing. M. G. M.  Vicari.

Il Beato Pietro Bonilli, sacerdote della Diocesi di Spoleto e fondatore dell’istituto delle Suore della Sacra Famiglia, nel 1901 ha portato a Niscemi le Suore in quello che era allora l’ospedale (una semplice infermeria), per prestare assistenza agli ammalati. Suor Cecilia, come tutte le suore che si sono susseguite nel tempo fino ad oggi, ha dato tutta se stessa per l’ospedale e per la città senza mai risparmiarsi, fino a rischiare la vita come accadde l’undici luglio del 1943, quando un plotone di esecuzione di soldati americani stava per fucilare dei soldati tedeschi e lei con un gesto eroico fece loro da scudo e gli salvò la vita.

Alla celebrazione di inaugurazione presieduta dal Dott. A. Cirrone Cipolla Direttore Sanitario del P.O. di Niscemi sono intervenuti il dott. Genovese Direttore Amministrativo Aziendale, l’Avv. M. Conti Sindaco della città di Niscemi, Suor Provvidenza Orobello Consigliera e segretaria generale delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto (a rappresentare la Superiora Generale impossibilitata a prendere parte alla manifestazione), Don Filippo Puzzo cappellano ospedaliero, il Dr. G. di Martino e il Dott. S. Nicastro che hanno conosciuto e lavorato con Suor Cecilia, l’Ing. M. G. M.  Vicari Relatore e artista che ha realizzato l’opera, con la presenza le Suore della Sacra Famiglia della comunità di Niscemi e di Vincenzo Evola Presidente dell’Associazione Laici Bonilliani.

L’inaugurazione organizzata in collaborazione con il Gruppo Teatro Ricerca, che ha allietato l’evento con intermezzi musicali, è stata divisa in due momenti, la prima parte è stata realizzata presso il museo civico adiacente all’ospedale, dove è stata data parola ai convenuti che hanno reso omaggio a Suor Cecilia e all’Istituto per quello che hanno fatto in questi 120 anni per l’ospedale e per la città, ed una seconda parte presso la struttura ospedaliera dove è stato tagliato il nastro e consegnata alla città l’opera d’arte.

Durante la relazione dell’artista Ing. M. Vicari e la testimonianza del Dott. S. Nicastro sono stati esibiti documenti riguardanti Suor Cecilia, fino ad oggi sconosciuti e di grande valore, che sono stati consegnati a Suor Provvidenza per custodirli nell’archivio storico.

“Suor Cecilia Basarocco radice dell’ospedale e albero che dona ancora frutti”, così è stata descritta nelle testimonianze, caposala e ferrista, donna forte e determinata, punto di riferimento per l’ospedale e per l’intera città, ha lavorato fin dalla giovanissima età all’ospedale di Niscemi dove ha vissuto tutta la sua vita senza mai risparmiarsi, senza conoscere sosta o riposo ed è riuscita nel lavoro e nella vita ad esprimere al meglio il motto del Bonilli: “essere, dare e costruire famiglia”. Durante le testimonianze non sono mancati momenti di forti emozioni, per la presenza ancora viva nei ricordi, dei tempi vissuti al lavoro insieme a lei.

L’opera d’arte realizzata in una parete della scala principale dell’ospedale, consiste in una pittura murale ed in parte anche su tela, vede ritratta Suor Cecilia che tiene in braccio un ragazzino che rappresenta la città di Niscemi. Nella parte inferiore vi è rappresentato l’orizzonte della città. Al di sotto dell’orizzonte vi sono undici metope su tela che rappresentano i momenti più importanti della vita di Suor Cecilia inserite nel periodo storico 1901 – 2021, presenza delle suore a Niscemi.

Enzo Evola

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