Assemblea A.L.Bo. 2024 – Prendi il largo (Lc 5,4)

Aspettavamo questo momento fin dal giorno in cui abbiamo cominciato a programmarlo. Enzo da subito, in maniera accorata, ha espresso il desiderio di realizzare l’Assemblea ordinaria in Sicilia per dare la possibilità di partecipare anche agli associati più anziani. Catania è il luogo ideale perché si può raggiungere in poco tempo da tutta la Sicilia. Nel mese di Febbraio c.a. durante il C.N. tutto prese forma: il tema dell’Assemblea (Prendi il largo), la struttura che ci avrebbe accolto (Linguaglossa CT). Francesca Valdesi subito pensò che, le sezioni che sarebbero venute dal centro e da Spoleto sarebbero state attratte da una escursione che ci avrebbe fatto conoscere un nuovo angolo della Sicilia (Gole dell’Alcantara). Don Pompilio (la nostra guida spirituale) ci assicurò che sarebbe stato con noi fino a tutto il sabato. E così Enzo divise i lavori “chi fa che cosa” (uno schema dove Enzo accanto al nostro nome affianca un lavoro o due secondo la necessità e la competenza). I giorni cominciarono a scorrere velocemente i lavori si moltiplicavano (per “la botteguccia della provvidenza” si misero in moto tutte le donne della nostra sezione e non solo; hanno preparato: cartellone, fiori per abbigliamento, biscotti di ogni tipo, frutti di pasta reale, collane, grembiuli, presine e quant’altro.) Tutti i lavori sono stati svolti con grande armonia, generosamente, in comunione, nessuna si è lamentata anzi era una gara di solidarietà. Questo è stato lo spirito con il quale la nostra sezione è partita per andare all’Assemblea di Linguaglossa, lo stesso spirito abbiamo incontrato da parte delle altre sezioni: comunione di intenti, gioia di rivedersi, voglia di ascoltare, di divertirsi, di raccontarsi, di aprire il proprio cuore, di accogliere l’altro. Tutto è stato un’esplosione di gioia.

Sul tavolo del salone era posizionata la carissima reliquia del nostro padre fondatore che ci ha accompagnato per tutti i lavori, davanti c’era il banner con una foto scattata da Enzo, si vedeva il mare, la spiaggia e la scritta del tema “Prendi il Largo”; per terra davanti al tavolo, circa 80 barchette (una ciascuno) che contenevano unmessaggio del Bonilli “ Una segreta fiducia mi animava all’impresa, non curante delle difficoltà: col nome di Dio sulle labbra, spiegai le vele e mi lanciai in alto mare”. Quello era un invito rivolto ad ognuno noi. Da dove veniva quella segreta fiducia? Lo disse poi Enzo: Dobbiamo pregare! il Beato Bonilli per circa 25 anni è stato il semplice parroco di Cannaiola che pregava con il cuore e coltivava dentro sé un’impresa, fino a quando col nome di Dio sulle labbra si lanciò in alto mare. Adesso tocca a noi.

Durante l’Assemblea abbiamo avuto l’onore e la gioia della presenza di Madre Marina Zinnanti, che nonostante la sua recente elezione a Madre Generale è riuscita ad essere presente per tutta la durata dell’evento.

Diciamo grazie agli amici di Benevento, di Cassano-Rotonda, e di Ispica-Pachino, di Catania-Niscemi, di Palermo che insieme hanno contribuito a rendere speciale questa Assemblea condividendo questi giorni pieni di spiritualità di allegria e di lavoro.

Un caro saluto agli associati ed aggregati di Spoleto che non sono riusciti ad unirsi a noi e che ci sono mancati.

Vorrei Infine trascrivere uno stralcio del  mandato che il Presidente ha dato ad ognuno di noi e scrive:

“(…) Dall’inginocchiatoio scavato dalle sue (del Bonilli) ginocchia è nato tutto ciò che ha realizzato. Quanto fatto è stato anticipato, accompagnato e sostenuto dalla preghiera, quindi vanno benissimo la pastorale familiare, gli incontri di formazione di Lectio, ma il Carisma non è solo questo, è molto altro e sta a noi capire come condividerlo, spenderlo, renderlo fruibile nel territorio, a casa nostra. I nostri gruppi sono maturi per questo, facciamo formazione da venticinque anni ed è tempo di indossare i panni che ci appartengono con lo stile di Nazareth, per utilizzare un termine attuale “l’outfit bonilliano” dei piccoli gesti, del bicchiere d’acqua donato con amore, nella quotidianità dei nostri quartieri e delle nostre parrocchie.

Preghiamo, preghiamo, preghiamo, incontriamoci, riflettiamo, insieme alle nostre suore dobbiamo meditare e poi realizziamo piccoli passi possibili, spendere e condividere questo tesoro che Dio ci ha donato attraverso il Bonilli.

Ringraziamo il Signore per tanta grazia e chiediamo alla Santa Famiglia incessantemente di aprirci le strade che dobbiamo percorrere.”

Un caloroso abbraccio in Gesù Maria e Giuseppe. Elena e Pietro.


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